Diagnosi del Parkinson 2.0

La “curva della levodopa nel sangue” si riferisce al monitoraggio dei livelli di levodopa nel sangue nel tempo, spesso utilizzato per ottimizzare la terapia nei pazienti con malattia di Parkinson. Questo esame, eseguito a digiuno e senza l’assunzione dei farmaci del mattino, aiuta il medico a capire come il farmaco viene assorbito e metabolizzato, e quindi a personalizzare il dosaggio e la frequenza delle somministrazioni.

Cos’è la levodopa:

La levodopa è un farmaco che viene convertito in dopamina nel cervello, il neurotrasmettitore carente nella malattia di Parkinson. 

Obiettivo del monitoraggio:

L’obiettivo è quello di valutare come il farmaco viene assorbito, distribuito nel corpo e metabolizzato, per trovare il dosaggio ottimale per ogni paziente. 

Come viene eseguito:
Il paziente viene sottoposto a prelievi di sangue a intervalli regolari nell’arco delle 24h
Perché è importante:

Questo monitoraggio aiuta il medico a personalizzare la terapia, riducendo gli effetti collaterali e massimizzando l’efficacia del farmaco. 

Preparazione:

È necessario essere a digiuno da almeno 8 ore e non assumere i farmaci antiparkinsoniani del mattino prima del prelievo. 

Informazioni aggiuntive:
Il monitoraggio della levodopa può essere utile anche per identificare eventuali problemi di assorbimento o metabolismo del farmaco

Biblio4Parkinson > Pensare, solo questo rimane. Dialogo fra un uomo senza corpo e il suo cervello

Titolo: ” Pensare, solo questo rimane. Dialogo fra un uomo senza corpo e il suo cervello”
Autori:  K. Haagen e N. Birbaumer
Editore: Guerini e Associati
ITA 2006
Pensare, solo questo rimane. Dialogo fra un uomo senza corpo e il suo cervello: Il libro ha come protagonista un uomo che, affetto dal morbo di Parkinson, non ha mai smesso di guardare in faccia la vita. Questa testimonianza racconta di Klaus Haagen, scopertosi malato a 37 anni con un tremore al braccio destro e al sinistro. Spiega tutte le terapie cui si è sottoposto, gli esami preliminari e preparativi alle cure sperimentali che ha patito, l’operazione DBS che ha affrontato. Descrive la sua personale guerra contro l’ambiente esterno e l’incomprensione con cui si è dovuto confrontare. La malattia gli rende tremendamente difficile muoversi, camminare, persino comunicare: le parole diventano incomprensibili, la scrittura illeggibile.


Recensione a cura di: Ivana Bouchet

 

 

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Il collirio Oxervate® potrebbe portare benefici ai malati di Parkinson e di Alzheimer

Fonte. SOLE24ORE

È asettico e distaccato il titolo adottato ieri dalla Gazzetta Ufficiale: «Classificazione del medicinale per uso umano “Oxervate”, ai sensi dell’articolo 8, comma 10, della legge 24 dicembre 1993, n. 537». Dietro questo titolo c’è il fatto che entra in commercio un medicinale biotecnologico nato in Italia da una ricerca italiana voluta da una scienziata italiana, Rita Levi Montalcini (1909-2012), la quale per la scoperta vinse il premio Nobel; e questa medicina salverà dalla cecità molte migliaia di persone.

L’Oxervate, nome commerciale del cenenegermin (il principio attivo), viene prodotto nello stabilimento Dompè dell’Aquila.”

 

I numeri del Parkinson in Italia: conclusa la Fase #2 della Raccolta dati nazionale

Premessa: i numeri del Parkinson in Italia